Cartografia nautica

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Cartografia nautica

La cartografia nautica rappresenta le caratteristiche geografiche delle zone costiere e marine, secondo le informazioni e le conoscenza scientifiche effettuate con specifici rilievi.

Non ci sono prove dell’esistenza di carte nautiche risalenti al periodo dei Greci, dei Romani e dei Fenici, che erano dei popoli navigatori e che intraprendevano le loro conquiste e i loro commerci proprio dal mare.

La carta nautica più antica che è stata ritrovata risale alla metà del 1200, è la Carta Pisana, una carta anomina, chiamata così perché rinvenuta a Pisa.
Si tratta di un manuale per la navigazione costiera e portuale, redatto a Genova, ma in possesso di una famiglia pisana, che riportava la costa dell’intero bacino del Mediterraneo, compreso il Mar Nero, con i nomi dei porti segnati in nero e in rosso. Nella carta è riportata anche la scala delle distanze.

Nel periodo delle Repubbliche Marinare, tra il XIII e il XV secolo, invece vennero prodotte molte carte nautiche; in Italia le scuole cartografiche si trovavano perlopiù a Genova, a Venezia, ad Ancona e Messina.

In Europa, l’Olanda fu il paese dove venivano redatte la maggior numero di carte nautiche. Oggi esistono ancora le carte nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina ma le imbarcazioni di tutte le dimensioni per navigare utilizzano sistemi elettronici, come i plotter cartografici e i GPS, che contengono informazioni geografiche su supporti digitali.